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12/05/2007

passi….

Filed under: Uncategorized — mazinrage @ 20:31

dopo un intero giorno di cammino l’uomo si fermò per riposare;la stanchezza dominava le sue gambe e qualche ora di sonno non gli avrebbe fatto male,non voleva fermarsi ma doveva.
acceso un piccolo falò ingoiò un paio di pezzi di carne secca,non mangiava altro da giorni;non che gli importasse visto che il mangiare e il dormire erano solo azioni meccaniche atte unicamente a tenerlo lucido e “funzionate”,pronto allo scontro.
Dopo qualche ora di sonno,l’uomo si sveglio di colpo,come in preda a una fitta allo stomaco,balzando in piedi vide una figura vicino a lui,ammantata di bianco lo osservava con occhi amorevoli;la reazione fu istintiva,le mani bendate corsero verso le pistole e a canne spianate la sua voce usci come un ruggito dalla gola:
“chi sei,cosa vuoi da me?”
una voce di donna rispose:
“non ti ricordi di me?eppure non passa notte senza che il tuo pensiero passi a sfiorarmi…”
“TU?! TU NON ESISTI NON ESISTI PIù E NON SEI MAI ESISTITA! SMETTILA DI TORMENTARMI!”urlo lui senza smettere di puntare le pistole nella direzione della donna;lei si avvicinò togliendosi il cappuccio;dei lineamenti morbidi e aggrazziati incorniciavano due zaffiri profondi almeno quanto potrebbe esserlo il cielo,le sue mani si allungarono verso di lui come per cercarlo;in risposta l’uomo sparò un colpo verso i piedi della donna fermandola.
“non ti avvicinare!mi ricordo cosa sei e cosa mi hai fatto..”
senza che lui se ne accorgesse,lei era dietro di lui lo cingeva al petto,morbidi fili di grano ondeggiavano nella notte,il suo profumo era inebriante,come il tepore della casa che lui aveva abbandonato…
le sue pistole caddero nella sabbia,lei gli tolse il cappuccio;lunghi capelli neri scivolarono fuori come se fossero rimasti intrappolati per anni,lui si girò a fissarla,abbandonandosi al suo abbraccio la sua mente fuggi via lontana,libera,stava bene e non pensava di potersi ricordare una sensazione del genere.
Lei lo stava per baciare,ma in quel momento nella mente di lui pulso qualcosa…qualcosa di primordiale come un cuore nero che batteva mille volte più forte,le pupille dell’uomo si dilatarono e lui la spinse via.
“perchè? perchè? non vuoi riposarti? perchè non vuoi essere felice?perchè ti neghi il piacere di un abbraccio? il tepore di un bacio non ti manca?lei non ti manca?io non ti manco?”
“SMETTILA DI GIOCARE CON I MIEI RICORDI!!TI DIVERTI COSI TANTO A FARMI RICORDARE QUELLO CHE NON AVRò MAI PIù?QUELLO CHE NON SARà MAI.”
La faccia dell’uomo era quasi sfigurata,la rabbia lo dominava e lui non faceva nulla per controllarla,prese le sue pistole e le rimise nel cinturone;controllò che tutto fosse a posto e poi si copri con lo spesso cappuccio,rovinato ormai dall’usura e dal vento:”hai cosi paura del tuo volto?”
“ho paura di quello che nasconde,ora ti prego,vattene!”
“perchè vuoi stare da solo,perchè ti neghi un pò di gioia e di sollievo?”
“Non ne ho bisogno”disse lui a denti stretti”Non ho più un cuore fatto per quel tipo di sentimenti”
“Io sento che sei ancora buono dentro di te..perchè anneghi quei sentimenti nella tua rabbia?”
“Perchè l’odio mi ha tenuto in piedi anche quando tu non c’eri,dove eri quando avevo bisogno di un bacio o di una carezza?ora è tardi,ora conta solo la vendetta.”
“perchè ti rinneghi cosi Da…”un colpo secco di pistola verso il cielo smorzo la frase della donna.
“NON OSARE DIRE QUEL NOME,L’HO SEPPELLITO ASSIEME ALLA MIA ANIMA.”
mentre urlava contro la donna, il ragazzo si voltò di scatto,pronto ad andarsene..”cosa è rimasto di te allora?”
“L’odio”
S’incammino dinuovo senza voltarsi indietro,lei era sparita e lui lo sapeva,ma non si girò comunque,lui voleva la torre nera,solo quella importava,solo quella.

BRAVO ODIA,CONSUMATI,VOMITA SANGUE E RABBIA E INFINE DISTRUGGITI,SOLO COSI POTRAI VENDICARTI,ODIA ODIA ODIA ODIA!

L’amavo sai?

NON IMPORTA ORA ODIA SOLO DI QUELLO HAI BISOGNO.

si scusa…

ODIA! NON DISTRARTI

piccole gocce d’acqua caddero sulla sabbia,i suoi denti stretti quasi a voler spezzare qualcosa che non c’era..

shades of my dark hour light where I lay
someone I don’t know is passing my way
don’t want to go, but I can’t really stay
now I wait for this no one to take me away

gocce rosse strisciavano fuori dalle sue mani,chiuse in pugni di ferro,lasciavano un silenzioso ricordo del passaggia di un uomo…

drums of the death marchers
drone through the day
the funeral flowers macabre disarray
fall to the tears and the dirt where they lay
now they’ve all come at once
and they’ve all come too late
given to the ground
end the round, tears are falling down
given to the ground
end the round..

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